sabato 8 marzo 2014

2 marzo Rio de Janeiro bis!

Comincia il carnevale.
Oggi Victor, Ana Maria e Maria Luz vengono con noi in cerca del blocco di Leblon...e lo troviamo...ci voleva un Carioca! 
Come descriverlo? Una follia!
Immaginate il paese delle meraviglie di Alice dove , però , sono tutti ubriachi!
È impossibile non farsi coinvolgere dalla pazzia.
Fabrizio da il via alla festa, manco come se fosse il suo compleanno...ma tutti c'è lo aspettavamo.
Ho dimenticato di tatuargli "if you found me call this number"...ma avrei dovuto.
Beve in compagnia di ragazze seminude e ragazzi vestiti da donna, balla con signore attempate e signori in pannoloni, parla in una miscellanea di lingue con tutti quelli che incontra...ma soprattutto...é felice,uno dei suoi sogni é diventato realtà. Cerco di rimanere sobria il più possibile per evitare di tornare a casa con più corna di una "sporta di maruzze", ma non é facile...
Ovunque ti giri c'è gente in maschera che balla, il caldo è assurdo, la birra scorre a fiumi, i ragazzi si baciano appassionatamente e poi si lasciano augurandosi buon carnevale, la batteria (l'orchestra di samba) pompa a tutto volume e l'energia ti scorre addosso e dentro. Ti agiti indemoniato, abbracci tutti, balli disinteressandoti del caldo, bevi dalle lattine di tutti e offri da bere a sconosciuti, ma sopratutto...fai pipì in posti inimmaginabili, dove voi umani non potete nemmeno immaginare. Ecco ciò che cercavamo, il carneval di Rio, la festa in cui non c'è domani.
Non è possibile descrivere a parole ciò che si prova, bisogna esserci, bisogna perdersi dentro questo fiume di gioia ed eccessi.
E noi ci perdiamo..... vi auguriamo di perdervi qui...almeno una volta nella vita.
La mattina di Rio ci lascia sfatti,esausti e felici, ma non c'è tempo per pensare, stasera si va la sambodromo, stasera si va a vedere lo spettacolo migliore del mondo.
Il biglietto ci è costato 100€ a testa, la prima scuola comincia a sfilare alle 21 ed ovviamente...noi alle 20 siamo ancora a casa!
Attraversiamo una città presa dal panico ed arriviamo al sambodromo. Gente di ogni colore ed estrazione si muove in massa come in estasi, corriamo tra spazzatura  e bagni chimici, tra venditori ambulanti e bagarini, tra abitanti delle favelas e ballerini di samba pronti a sfilare. Noi corriamo.
L'ingresso al sambodromo leva il fiato.
Alle 21 ed un minuto siamo sugli spalti e parte la musica...la festa inizia, il cuore batte, il respiro si fa veloce...cominciamo a ballare...buon carnevale.
Incontriamo un brasiliano di San Paolo che ci racconta il significato delle sfilate, conosciamo due ragazzi inglesi che ci raccontano del loro viaggio attraverso il sud America, una vecchia signora ci offre la birra e tutti intorno a noi salutano la nostra Napoli...come fanno a sapere che siamo Napoletani? Ovvio. Fabrizio é entrato al sambodromo con la maglietta del Napoli ! L'ultima scuola finisce di sfilare alle 6 del mattino e noi siamo lì. Ancora svegli, ancora a ballare, ancora a rendere omaggio a questa terra che racchiude in se tutte le contraddizioni della vita. A cosa serve tutta questa fatica, questo dispendio di denaro, questa follia? Non importa. Oggi é carnevale...ci penseremo domavi. Buon carnevale a tutti,



Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento