sabato 22 febbraio 2014

20 febbraio Punta del Este Faro Jose Ignacio Paloma Cabo Polonia

Lasciamo la finta Punta del Este di prima mattina e decidiamo di arrivare a Cabo Polonio percorrendo la costa. Sparo a palla la musica del luogo...in pratica ascoltiamo Franco Ricciardi uruguaiano! Dopo la terza lagna e lo sguardo torvo di Fabrizio,capitolo e do il potere della musica al mio sposo...che ovviamente in tipico stile sudamericano sceglie come musica da crociera un mix reggae portato da casa.Cerco di spiegargli che "non ci azzecca niente" ma lui é irremovibile, quindi mentre lui si trasforma in Bob Marley alla guida io stendo i panni lavati tra finestrino e sediolino...siamo troppo avanti . Il primo paesino che incontriamo é Farò Jose Ignacio. La nostra fidata lonely planet ci consiglia di vedere il faro...e lo facciamo! Il brutto tempo ci accompagna ma la vista del mare in tempesta ai piedi del faro é magnifica. Il tempo qui sembra fermo, le botteghe dei locali vendono solo manufatti e tutti hanno l'aria felice...soprattutto noi! Continuiamo il viaggio verso Est e ci fermiamo a La Paloma...altro giro, altro faro! I paesaggi fino a Cabo cambiano di continuo, dal verde sconfinato con mucche e cavalli all'azzurro del cielo cosparso di nuvole, allo strano colore grigio dell'oceano in tempesta. Dal finestrino della nostra piccola macchina sembra di vedere un documentario, ma il bello deve ancora arrivare. Dopo un acquazzone incredibile arriviamo alla nostra destinazione: Cabo Polonio. Lasciamo l'auto con valigie ed affini e ci accingiamo a salire su di una vecchia giardinera che ci condurrà al paese di Cabo,riserva naturale raggiungibile solo in 4x4. Il viaggio tra le dune e la foresta é emozionante. Piccole lagune e boschi sconfinati si alternano a spiagge e sabbia. Arriviamo in questo minuscolo villaggio senza corrente elettrica con un sorriso ebete. Attraversiamo pozzanghere e piccole praterie,spiagge e scogliere per arrivare al luogo dove si riunisce la colonia più grande di leoni marini del Uruguay. Ammiriamo questi fantastici animali, che nonostante la mole ricordano molto più i gattini di Cagliostro ( il mio VERO gatto)! La magia di questo momento non può essere descritta con le parole...
A sinistra della folta colonia individuiamo su uno scoglio appartato un grande esemplare di leone marino che si crogiola al flebile sole spuntato...il nostro pensiero vola ovviamente a Gianluca...che come tutti sanno..."adda sta sule e paz!".
Decidiamo di rimanere qui per la notte...nonostante non abbiamo con noi nemmeno una mutanda di ricambio ed i nostri averi consistono in 1000 pesos! 
Fabrizio ritorna a bestemmiare..."tengo 300€ in monete di tutto il mondo...tranne quella che mi serve!".
Troviamo una Posada che accetta la carta di credito...peccato che abbia in bagno in comune, la stanza grande 2x2, ed una colonia di zanzare più folta di quella dei leoni marini!
In compenso abbiamo il letto vista mare, una terrazza sulla sabbia ed un ospite molto gentile che parla anche italiano.


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