domenica 16 marzo 2014

5 marzo arrivederci Rio

Non ci crederete...ma non ne possiamo più del carnevale.
Prima di uccidere qualcuno in maschera o di prendere la definitiva decisione di non toccare più una birra...lasciamo Rio con un giorno di anticipo, destinazione Ilha Grande.
Ci facciamo 3 ore di bus e 1 di traghetto.
Arriviamo sull'isola con la pioggia e prendiamo una Posada sulla spiaggia gestita da un'attempata coppia, Mara e Cloude sono Kikko e Kikka da vecchi...fantastici!
Decidiamo di farci un bagnetto e scopriamo che per arrivare alle spiagge più belle devi attraversare la foresta atlantica tra formiche giganti, uccelli strani, serpenti velenosi e topi grossi quanto me! Una passeggiata rilassante insomma!
Decidiamo che non c'abbiamo il fisico per queste traversate e prenotiamo un tour per l'indomani che ci porterà a visitare la terza spiaggia più bella del Brasile, la praya di Lopes Mendez.
L'unico centro abitato dell'isola è Villa do Abraao, ristoranti, bar, negozi di artigianato e bancarelle sono tutti concentrati in poco più di 2 kilometri.
Passeggiando scalzi per le vie del "centro" riconosciamo i due ragazzi inglesi incontrati al sambodromo, Alan e Dave...il Brasile non è poi così grande! 
Prendiamo con loro appuntamento per l'indomani e ci ritiriamo nelle nostre stanze.
Ultimo appunto prima di lasciarvi...oltre a tutti gli animali menzionati, ad Ilha Grande puoi incontrare per strada rane, colibrì, scogliattoli...ma soprattutto zanzare.
Il repellente per i moschitos é la migliore spesa fatta fino ad ora. Succhiatevi il calzino zanzare di merda!



giovedì 13 marzo 2014

4 marzo Rio de Janeiro Nitteroi

Siamo da troppo tempo fermi...oggi...minimo dobbiamo prendere una barca o un bus o un aereo!
Ci facciamo un bel giro a copacabana, nostro primo amore! 
Compriamo magliette, costumi e pantaloncini...tutto ovviamente verde-oro!
Prendiamo appuntamento con George, il nostro nuovo amico brasiliano conosciuto al Maracana per cenare insieme, lui vive a Nitteroi e per raggiungerlo dobbiamo prendere un bus ed un traghetto. 
Ora servirebbe descrivere gli autisti dei bus brasiliani...come fare?
Ecco...pensate che prima di assumerli, come esame di guida, gli fanno portare una macchina di formula 1 in città in orario di punta. Se uccidono al massimo due persone li prendono.
La nostra autista dovrebbe avvisarci alla fermata per l'imbarco ma se ne dimentica...
Ci porta,invece,alla fermata dei bus che si dirigono nell'interno,uno di questi va a Nitteroi...lo prendiamo.
Vediamo palazzi semidistrutti, manco fossero stati bombardati.
Ma anche in quello squallore, quegli stessi muri caduti erano stati dipinti di murales gioiosi.
Era come se il colore volesse vincere sul grigio della fame.
Passiamo attraverso porti con navi abbandonate che sembravano essere abitate solo da fantasmi, circondate da un mare del colore del metallo.
Ma anche tra quei relitti,volavano aironi, cicogne e cormorani.
Era come se la natura volesse vincere sulla solitudine del disuso.
Attraversiamo vecchi depositi di auto, container di latta stracolmi di ferrivecchi.
Ma tra quei mostri arrugginiti spuntavano vecchi carri di carnevale.
Era come se tra quel cimitero degli elefanti, la vita volesse vincere sulla morte!
Arriviamo a Nitteroi e Jeorge ci regala un giro turistico della piccola cittadina, una splendida cena in una chiurrascheria con un bellissimo regalo inaspettato la camiseta ufficiale del Fluminense!
Fabrizio inizia il suo show iniziando a mangiare carne senza ritegno, continuando tra lo stupore della gente a ripetere la parola carne...... carne....... vi lascio immaginare quanti kg si sia mangiato!
Lo lasciamo con la gioia di averlo conosciuto e con una promessa: " alla prossima partita del Napoli al San Paolo spiccherà la maglietta del Fluminense "!
Buona notte tifosi...grazie Jeorge.



domenica 9 marzo 2014

3 marzo Rio de Janeiro

Dopo essere usciti dal sambodromo alle 6 del mattino ed aver trovato un taxi solo 1 ora dopo ed essere riusciti ad arrivare a casa alle 8 ci concediamo un meritato riposo!
Alle 12 siamo svegli! Ma che é? Na jastemma?(bestemmia per i non napoletani).
Cerco di suggerire una visita al giardino botanico e Fabrizio mi risponde:"ma é carnevale!".
Provo a portarlo lungo il lago e Fabrizio mi risponde:"ma é carnevale!".
Suggerisco una visita turistica di Rio...e Fabrizio mi manda a fan cu...
Ok.
Facciamo un giro a Santa Teresa a fare un po' di shopping e prendiamo un bus abusivo per scendere a Cinelandia. Come sempre...facciamo tutto quello che le guide di tutto il mondo suggeriscono di non fare a Rio.
Si ricomincia! La musica questa volta é dei Beatles ma la quantità di birra é la medesima. 
Mangiamo e balliamo con l'orda dei barbari in maschera ma le nostre gambe dopo 8 ore di sambodromo cominciano a dirci parolaccia in aramaico...però...a ritmo di samba.
Ci avviamo verso copacabana attraversando una piccola foresta spuntata come dal nulla in città e all'improvviso un gruppo di ragazze ci chiama da lontano mandando baci e saluti a Fabrizio...cavolo tesoro...ieri ti ho lasciato 5 minuti per fare pipì !
Ovviamente Lui fa finta di non ricordare chi fossero.
Torniamo a casa per un po' di riposo per poi andare a Lapa nel nostro locale preferito.
Lapa ci accoglie con una puzza indescrivibile. La troppa birra ha effetti devastanti ed i fluidi umani hanno un odore terribile nei 30 gradi della notte carioca.
Attraversiamo una strada che sembra essere un unico corpo sudato che balla e ne entriamo a far parte.
Per il nostro locale affrontiamo 40 minuti di fila, ma anche stavolta ne vale la pena.
La cantante è bravissima e ci regala sempre un'emozione fantastica.
Alle 2 alzo bandiera bianca!
Buona samba mondo...Kikko...chi erano quelle che abbiamo incontrato al centro???



sabato 8 marzo 2014

2 marzo Rio de Janeiro bis!

Comincia il carnevale.
Oggi Victor, Ana Maria e Maria Luz vengono con noi in cerca del blocco di Leblon...e lo troviamo...ci voleva un Carioca! 
Come descriverlo? Una follia!
Immaginate il paese delle meraviglie di Alice dove , però , sono tutti ubriachi!
È impossibile non farsi coinvolgere dalla pazzia.
Fabrizio da il via alla festa, manco come se fosse il suo compleanno...ma tutti c'è lo aspettavamo.
Ho dimenticato di tatuargli "if you found me call this number"...ma avrei dovuto.
Beve in compagnia di ragazze seminude e ragazzi vestiti da donna, balla con signore attempate e signori in pannoloni, parla in una miscellanea di lingue con tutti quelli che incontra...ma soprattutto...é felice,uno dei suoi sogni é diventato realtà. Cerco di rimanere sobria il più possibile per evitare di tornare a casa con più corna di una "sporta di maruzze", ma non é facile...
Ovunque ti giri c'è gente in maschera che balla, il caldo è assurdo, la birra scorre a fiumi, i ragazzi si baciano appassionatamente e poi si lasciano augurandosi buon carnevale, la batteria (l'orchestra di samba) pompa a tutto volume e l'energia ti scorre addosso e dentro. Ti agiti indemoniato, abbracci tutti, balli disinteressandoti del caldo, bevi dalle lattine di tutti e offri da bere a sconosciuti, ma sopratutto...fai pipì in posti inimmaginabili, dove voi umani non potete nemmeno immaginare. Ecco ciò che cercavamo, il carneval di Rio, la festa in cui non c'è domani.
Non è possibile descrivere a parole ciò che si prova, bisogna esserci, bisogna perdersi dentro questo fiume di gioia ed eccessi.
E noi ci perdiamo..... vi auguriamo di perdervi qui...almeno una volta nella vita.
La mattina di Rio ci lascia sfatti,esausti e felici, ma non c'è tempo per pensare, stasera si va la sambodromo, stasera si va a vedere lo spettacolo migliore del mondo.
Il biglietto ci è costato 100€ a testa, la prima scuola comincia a sfilare alle 21 ed ovviamente...noi alle 20 siamo ancora a casa!
Attraversiamo una città presa dal panico ed arriviamo al sambodromo. Gente di ogni colore ed estrazione si muove in massa come in estasi, corriamo tra spazzatura  e bagni chimici, tra venditori ambulanti e bagarini, tra abitanti delle favelas e ballerini di samba pronti a sfilare. Noi corriamo.
L'ingresso al sambodromo leva il fiato.
Alle 21 ed un minuto siamo sugli spalti e parte la musica...la festa inizia, il cuore batte, il respiro si fa veloce...cominciamo a ballare...buon carnevale.
Incontriamo un brasiliano di San Paolo che ci racconta il significato delle sfilate, conosciamo due ragazzi inglesi che ci raccontano del loro viaggio attraverso il sud America, una vecchia signora ci offre la birra e tutti intorno a noi salutano la nostra Napoli...come fanno a sapere che siamo Napoletani? Ovvio. Fabrizio é entrato al sambodromo con la maglietta del Napoli ! L'ultima scuola finisce di sfilare alle 6 del mattino e noi siamo lì. Ancora svegli, ancora a ballare, ancora a rendere omaggio a questa terra che racchiude in se tutte le contraddizioni della vita. A cosa serve tutta questa fatica, questo dispendio di denaro, questa follia? Non importa. Oggi é carnevale...ci penseremo domavi. Buon carnevale a tutti,



lunedì 3 marzo 2014

2 marzo il carnevale di Rio 2014

In una città dove la vita vale poco, dove raccogliere lattine di plastica per strada vale tanto, dove la pulizia e' un miraggio, dove la polizia spaventa ma non protegge, il carnevale significa tutto o niente!
I carioca scendo per le strade festeggiando la (festa), riscoprendo una gioia di vivere persa in una favela, in un mondo che non accetta i vinti ma i vincitori!
Questa e' Rio la città meravigliosa con il suo spettacolo Maior show da terra , con la sua gioia di vivere....ma con la consapevolezza che alla fine del carnevale tutto ritornerà tristemente al suo posto! (Fd9)



























1 marzo Rio de Janeiro

Oggi non ci sono santi! Vogliamo il carnevale!
I nostri padroni di casa ci dicono che ad ipanema oggi passa la banda...tipo Madonna dell'arco!
Camminiamo lungo lo splendido paseo di Leblon fino all'inizio di Ipanema e ci ritagliamo un posticino sulla spiaggia per aspettare la "batteria" di oggi.
Alle 5 del pomeriggio il lungomare comincia a straripare di gente...riecco le maschere e soprattutto riecco i rivenditori di birre.
Se c'è una cosa che abbiamo capito di sti carioca...è che non si bevono niente!!
La musica non si sente, la banda non si deve e ci riprende lo sconforto, ridomandiamo dove si trovi l'inizio della parata e ricominciano ad alzare l'indice...ok...é ufficiale...ci sfottono!
Fabrizio comincia a scrivere una lettera ai giornali per comunicare il grande imbroglio...altro che "la grande bellezza"!
Improvvisamente...tamburi...delirio...
Passiamo 3 ore a guardare questa orda di barbari in maschera che in un'infinita carovana si muovono come impazziti ma...non riusciamo a farci coinvolgere.
L'intera giornata per strada ed il caldo assurdo ci sfiaccano...torniamo a casa un po' intontiti ed ancora non pienamente soddisfatti...ma il nostro Carnevale di Rio...sta per cominciare...





sabato 1 marzo 2014

28 febbraio Rio de Janeiro

A Rio soggiorneremo a casa di ANA Maria, conosciuta al toledostation.
La casa é bellissima, la colazione preparata dalle due badanti é buonissima, Il mare é vicinissimo, Rio é bellissima...insomma é tutto issimo! (Abbiamo a disposizione le 2 badanti tutto il giorno,sembriamo dei Vip!)
La spiaggia di Leblon ci accoglie con una capanna che prepara capirigna...e che fai? 
Ci crogioliamo al sole ed affrontiamo le onde dell'oceano come 2 bambini.
Siamo proprio felici...quindi Fabrizio comincia a telefonare agli amici che avrebbe voluto fossero con noi...brindiamo a voi tutti...ci mancate.
Ci ricordiamo che oggi é il primo giorno di carnevale! Arriviamo al centro, caos ovunque.
Chiediamo dove si trova il blocco e tutti con l'indice ci indicano di continuare ad andare avanti...niente.
Arriviamo a Lapa e chiediamo da dove parte la sfilata, rialzano l'indice e noi continuiamo a camminare...niente!
Ci facciamo mezz'ora di slalom tra le macchine bloccate e chiediamo dove sia la festa...riecco l'indice...niente!
Ma dove diavolo sta sto carnevale??
Rassegnati dal caldo e dalla delusione di non trovare il primero blocco ritorniamo a casa...ci riproviamo più tardi.
Dopo il riposino riproviamo ad inseguire la festa... 
Ci aggiriamo per il quartiere di Gavea, la gente per strada é tutta mascherata, ragazzoni con il pannolone, signore attempate con i veli da sposa, bellissime ragazze con cappellini e fronzoli vari...ma niente musica! Ricominciamo a chiedere del famoso carnevale...e tutti ricominciano ad alzare l'indice indicando un fantomatico punto...Vabbé...ci stanno prendendo in giro, in realtà sto carnevale di Rio é una trovata pubblicitaria!!!
Ma allora...in biglietti per il sambodromo che abbiamo pagato ben 100€?? Boh! Vi faremo sapere.




27 febbraio Buenos Aires Rio de Janeiro

Oggi..shopping!
Ore 09.00...
Amore a che ora abbiamo l'aereo?
Alle 16.45...abbiamo tutto il tempo.
Camminiamo lungo il quartiere di Palermo vecchio come se fossimo Pretty Woman, entrando ed uscendo dai negozi carichi di buste!
Ore 11.00
Amore a che ora abbiamo l'aereo?
Alle 16.45...abbiamo tutto il tempo.
Ci giriamo anche il nostro primo centro commerciale argentino e continuiamo a far aumentare le buste.
Ore 13.00
Amore a che ora abbiamo l'aereo?
Alle 16.45...abbiamo tutto il tempo.
Ci regaliamo l'ultima bistecca argentina, favolosa come sempre e torniamo in albergo a riprendere le valige per partire.
Ore 15.00
Amore a che ora abbiamo l'aereo?
Alle 16.45...abbiamo tutto il tempo.
Prendiamo di corsa un taxi,ovviamente senza nemmeno più un pesos. Per arrivare all'aeroporto dal centro ci vuole un'ora...raccattiamo valige e buste velocemente,paghiamo il tassista con 10 euro e guardiamo l'orologio.
Ore 16.00
Amore a che ora abbiamo l'aereo?
Alle 16.45...forse...non abbiamo più molto tempo.
Corriiiiii!
Il check in é chiuso...ma io ho il De Lella!
Parla com mezzo areoporto in 1 minuto, fa riaprire il check in, ci imbarcano le valige e ci fa dare la carta di imbarco.
Corriiiii!
Salta la fila dei controlli con lo sguardo da cerbiatto chiedendo scusa a tutti con il suo spagnolo approssimativo.
Corriiiii!
Fa fare le corse al tipo della dogana che non ha quasi manco aperto i passaporti.
Corriiiii!
Arriviamo al nostro gate e ci catapultiamo al l'imbarco tra gli applausi ed i sorrisi dei passeggeri del nostro volo!
Amore...te l'avevo detto che avevamo tutto il tempo!
Rio...arriviamo.
All'arrivo Victor(conosciuto al toledostation) ci accoglie con la magliette del Napoli, fantastico.
Per la prossima settimana avremo finalmente una casa...
Evviva Rio










26 febbraio Bueno Aires

Oggi...siccome non dobbiamo cambiare hotel e siccome il letto dove abbiamo dormito era improponibile...cambiamo stanza...giusto per non perdere l'abitudine di rifare i bagagli!
L'ultimo quartiere di Buenos Aires che ci manca é Puerto Madera.
Visitiamo il museo della super miliardaria Fortabat, camminiamo lungo il Rio della Plata dal colore marrone scuro, mangiamo pizza e cannelloni manco fossimo in italia e ci regaliamo un pomeriggio di chiacchiere e relax.
Un terzo del nostro viaggio é passato.
Riguardiamo i nostri ricordi come si rivedono le foto e ci rendiamo conto che i luoghi incontaminati dell'Uruguay sfocano rispetto ai sorrisi delle persone che quella terra ci ha regalato e che la città di Buenos Aires non sarebbe stata così bella senza Marcelo!
Il giorno selvaggio a Cabo Polonio é il riassunto di questa parte del nostro viaggio, dove abbiamo capito che la tecnologia non é necessaria..ma lo zampirone SI!
In questi luoghi ci siamo sentiti orgogliosi di essere italiani, ovunque, quando capivano da dove venivamo, ci trattavano come se fossimo stati vecchi amici.
Buenos Aires, inoltre, é un gioiello!
Bella e a dimensione umana. Parchi verdi, servizi, negozi, storia, cultura e buon cibo!
La barriera della lingua non l'abbiamo quasi percepita, loro parlano spagnolo, noi italiano ma la comunicazione é facile ed immediata...siamo proprio cugini di questo popolo.
La notte della milonga di Buenos Aires é la nostra foto ricordo della città !
Assistere a questo spettacolo di suoni e movimenti e giochi di ruolo, nella terra natia é una cosa imperdibile!
Non abbiamo imparato nemmeno un passo...ma sappiamo fare tutte le espressioni del tango...giuro,siamo bravissimi!
Fabrizio ha finalmente lasciato dietro tutti gli acciacchi e si sente un leone...ed ovviamente a me sono cominciati i tre giorni di sofferenza che noi donne siamo costrette a passare tutti i mesi!
Vabbé...sopravviveremo ad una notte senza mangiare...domani si parte...facciamo le borse va!